L’art. 24 del D.Lgs. n. 81/2015 prevede per i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato, il cui rapporto sia durato più di sei mesi, un diritto di precedenza in caso di nuove assunzioni per le stesse mansioni effettuate entro dodici mesi a partire dalla cessazione del rapporto di lavoro.

E' d'obbligo richiamare espressamente tale diritto (da esercitare entro uno specifico termine di decadenza decorrente dalla fine del rapporto) all'interno del contratto a tempo determinato.

Di recente la Corte di Cassazione (con l'ordinanza scaricabile in fondo) ha affermato che la mancata informazione da parte del datore di lavoro sull’esistenza del suddetto diritto fa sorgere il capo al lavoratore il diritto al risarcimento del danno.

Con l'occasione si ricorda che per la giurisprudenza anche l'effettiva violazione del diritto di precedenza in caso di future assunzioni da parte dell'ex datore di lavoro è sanzionabile soltanto con il risarcimento del danno; esclusa, quindi, la possibilità di sanzionare con la costituzione del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.


L'Avv. Giuseppe Caristena si distingue per la sua profonda conoscenza del diritto del lavoro, offrendo consulenza ed assistenza di alto livello a tutela dei diritti dei lavoratori e dei datori di lavoro.