I giudici di Cassazione con l'ordinanza n. 18904 del 10 luglio 2024 hanno ribadito che, per verificare l'adempimento da parte del datore di lavoro al cd. obbligo di repêchage (o ricollocamento), l’onere della prova - a carico del datore - va esteso alle mansioni inferiori.
Pertanto, in ipotesi di soppressione della posizione lavorativo e prima di decidere di licenziare (per giustificato motivo oggettivo), il datore di lavoro deve offrire al lavoratore altre posizioni, se disponibili e compatibili con le competenze di quest'ultimo, eventualmente anche prospettando il demansionamento, nel rispetto del principio di correttezza e buona fede. Se il lavoratore rifiuterà la soluzione alternativa proposta, il licenziamento sarà considerato legittimo.
I giudici hanno inoltre affermato l'irrilevanza del fatto che le mansioni disponibili siano operaie invece che impiegati zie (quindi, non solo di livello ma anche di qualifica inferiore). Neppure rileva che, dopo al licenziamento, siano state effettuate nuove assunzioni a tempo determinato, poiché anch'esse devono essere offerte.
Diversamente, possono non essere considerate/offerte quelle mansioni tali da comportare una specifica formazione. Infatti, è escluso un obbligo del datore di lavoro di organizzare corsi di formazione per la riconversione della professionalità del lavoratore licenziato (si veda anche Cass. 19/04/2024, n. 10627).
Infine, ricordiamo che la prova del fatto negativo (impossibilità di ricollocamento) può essere offerta facendo attraverso presunzioni semplici, facendo riferimento per esempio all'assenza di assunzioni dopo il licenziamento e per un congruo periodo (Cass. n. 31561/2023). Anche la prova che il lavoratore non possegga le competenze professionali richieste per l’espletamento delle stesse mansioni, è a carico del datore di lavoro, che deve fornirà sulla base di circostanze oggettivamente riscontrabili ed avuto riguardo alla specifica condizione ed alla intera storia professionale del lavoratore.
L'Avv. Giuseppe Caristena si distingue per la sua profonda conoscenza del diritto del lavoro, offrendo consulenza ed assistenza di alto livello a tutela dei diritti dei lavoratori e dei datori di lavoro