La Corte di Cassazione con ordinanza n. 14848 del 28/05/2024 (scaricabile in fondo) ha stabilito che è orario di lavoro il lasso di tempo trascorso all'interno dell'azienda per svolgere le attività anteriori o posteriori alla conclusione della prestazione di lavoro che siano necessarie e obbligatorie.
La Cassazione considera vera e propria attività lavorativa il tempo impiegato per raggiungere il luogo di lavoro se tale spostamento è funzionale rispetto alla prestazione.
Di conseguenza tale lasso temporale va retribuito allorché le attività prodromiche alla prestazione lavorativa integrino operazioni eterodiretta.
Ciò è quanto secondo i giudici è accaduto nel caso specifico in cui si trattava di cinque minuti spesi dai lavoratori, in entrata, per recarsi dal luogo previsto per la timbratura del cartellino al tornello posto all'ingresso dell’azienda e, in uscita, per effettuare il percorso inverso; con riconoscimento, quindi, del diritto a ricevere la retribuzione relativa a detto lasso temporale giornaliero.
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