Se il datore di lavoro non corrisponde la retribuzione né consegna la busta paga, è possibile richiedere al Giudice del Lavoro l’emissione di un decreto ingiuntivo del credito retributivo.

In data 3 settembre 2024 il Tribunale di Roma ha accolto il ricorso per conto del nostro cliente emettendo il decreto ingiuntivo del valore di € 26.588,21 lordi avendo “ritenuto che dai documenti prodotti il credito risulti certo, liquido ed esigibile”.

In particolare, il lavoratore ci ha richiesto di recuperare la retribuzione degli ultimi due mesi del rapporto di lavoro (gennaio 2024 e dicembre 2023) oltre alle competenze di fine rapporto, ivi incluso il T.F.R.

Malgrado la mancata consegna delle relative buste paga, quindi del documento probatorio di provenienza datoriale, abbiamo ricostruito il credito da recuperare sulla base dei seguenti documenti:

  • contratto di assunzione
  • C.C.N.L. applicato al rapporto
  • precedenti buste paga
  • Certificazione Unica
  • comunicazioni da parte del lavoratore all’azienda circa le ore lavorate nei mesi di dicembre 2023 e gennaio 2024.

Quindi, abbiamo dato prova della sussistenza del rapporto di lavoro e delle prestazioni giustificative della retribuzione richiesta. Abbiamo, poi, individuato il trattamento retributivo minimo previsto dal C.C.N.L. sulla base all’inquadramento contrattuale: paga oraria, giornaliera e mensile.

Infine siamo riusciti a ricostruire​ la retribuzione mensile, l'indennità di trasferta e l'indennità sostituiva di mensa (spettanti nel caso specifico), oltre alle somme di fine rapporto e precisamente i ratei di mensilità aggiuntive, l'indennità ​sostituiva di ferie, r.o.l., ex festività.

Quanto al T.F.R., un documento importante è stata la Certificazione Unica, che in una apposita sezione indica l'importo a tale titolo alla data del 31/12 dell'anno precedente (nel nostro caso 2023); con integrazione da parte nostra del calcolo della quota maturata in corso d’anno (nel nostro caso 2024).

Questa iniziativa legale ha permesso al nostro cliente di aggirare l’odiosa condotta del datore di lavoro che, omettendo di consegnare le buste paga (omissione che è illecito amministrativo da denunciare all’ispettorato), spera di dilatare i tempi di recupero dei crediti, che spesso scoraggiano il lavoratore.


L'Avv. Giuseppe Caristena si distingue per la sua profonda conoscenza del diritto del lavoro, offrendo consulenza ed assistenza di alto livello a tutela dei diritti dei lavoratori e dei datori di lavoro.