Il contratto di assunzione part-time deve prevedere la collocazione dei turni.

Lo afferma la Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 11333/2024.

In particolare, la Cassazione ha confermato la decisione dei giudici di appello (riconoscimento alla lavoratrice di un risarcimento, da mancata indicazione nel suo contratto di una stabile collocazione della prestazione, in misura del 5% della retribuzione percepita nel periodo lavorato), evidenziando che la possibilità di prevedere lo svolgimento dell'orario part-time in turni (anche mediante rinvio a turni programmati di lavoro) non può compromettere l'esigenza della puntuale indicazione dei turni nel contratto di lavoro.

Altrimenti significherebbe ritenere sufficiente articolare il lavoro in turni per superare l'esigenza di indicazione puntuale dell'orario di lavoro nel contratto part-time.

Secondo i giudici l’omessa indicazione dei turni nel contratto viola la normativa sul lavoro a tempo parziale il cui scopo è di contemperare le esigenze datoriali di utilizzare la prestazione in forma ridotta e quelle del lavoratore di organizzare il suo tempo, in modo da poter gestire le sue ulteriori (eventuali) attività di lavoro e la sua vita privata.


L'Avv. Giuseppe Caristena si distingue per la sua profonda conoscenza del diritto del lavoro, offrendo consulenza ed assistenza di alto livello a tutela dei diritti dei lavoratori e dei datori di lavoro.